Prima di chiudere il capitolo inverno volevo parlare di capispalla. Partiamo dal presupposto che nel mio guardaroba, fino a poco fa, “giacche” poteva significare solo cappotti. Non c’è niente che riesca ad attirare la mia attenzione (e il mio portafogli) quanto un bel cappotto e ho una lunga lista di desideri di pezzi specifici - ma vado con calma, altrimenti che capsule wardrobe è!? Cappotti, dunque, con qualche strappo alla regola, tra cui un piumino, entrato in casa mia solo nel 2022. L’idea per stasera è di mettere in fila le mie giacche (qui c’erano gli orecchini e qui invece una serie di cose miste che ho capito essere la base del mio guardaroba), fornirvi qualche dritta e spunto di shopping e chiedere a voi consigli di giacche imperdibili e molto amate. P.S. Durante la fashion week ho perso uno dei due orecchini di Céline, breve momento triste. Vabbè, partiamo.
Non potrei mai non iniziare con lui, l’acquisto più fortunato di sempre, il mio inseparabile Loden.
Comprato completamente a caso su Depop nel 2018 o 2019 da una signora che ce l’aveva in casa perché appartenuto a sua mamma è il capo che indosso di più in assoluto in inverno. Quest’anno, a dire la verità, l’ho messo meno, semplicemente perché a Milano ha fatto più caldo del solito (😣). Consigli per gli acquisti, in questo caso non c’è davvero niente di meglio del second hand, che sia l’East Market o Vinted. L’avevo pagato 150 euro.
Restando in tema cappotti, proseguiamo con la mia quota presso il gruppo Max Mara. Parecchio tempo fa avevo illustrato i tre Iconic Coats del primo brand, potete ripassarli qui. I miei però non sono esattamente quelli. Io comunque sono una grande appassionata di Diffusione Tessile, l’outlet del gruppo che tutto sembra fuorché un outlet, per offerta e cura. Vi consiglio una gita al punto vendita di Cernusco sul Naviglio, ma anche l’e-commerce non vi deluderà.
E con i cappotti ci siamo. Restano due pezzi importanti da segnalare. Il primo è un bomber di Paul Smith che avevo comprato per Json a una svendita di Paul Smith e da cui mi separo raramente. Non sono una grande frequentatrice di svendite (spesso e volentieri c’è la guerra per comprare) ma quella di Paul Smith regala sempre gioie. Comunque un bomber è un bomber, lo trovate veramente ovunque, basta che sia fatto bene, non troppo corto, troppo quadrato, etc. Qui, intanto, i bomber di PS su Vestiaire.
Dulcis in fundo, il piumino. A parte il sottopiumino (si chiama così?), il mio è di The North Face e lo metto sotto i capospalla quando fa particolarmente freddo, non ne avevo valutato uno. Quest’anno invece è entrato nel mio cuore quello di Nanushka, in un tessuto brevettato dal brand che imita la pelle. Bello bellissimo, super comodo, ma diciamoci la verità, un cappotto è sempre un cappotto.
Ho lasciato fuori da questo excursus le giacche ancora più pesanti, ne ho un paio di Canada Goose e il classico di The North Face, ma ormai sono utilizzabili solo in montagna. Eccoci dunque, la mia capsule wardrobe di giacche e cappotti invernali termina qui, per ora. Ora ditemi la vostra com’è, sono curiosa!
Mi chiamo Federica Salto, ho 32 anni e sono una giornalista. Dal 2020 ogni sabato mattina provo a collegare i puntini della moda con questa newsletter. Se non lo fai già e vuoi sostenerla (accedendo a più contenuti) passa alla versione premium.
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Ciao Federica, anche io sono una di quelle che non vedono altro capospalla che il cappotto. Da due anni mi diletto nella ricerca vintage e dopo una serie di compra e vendi adesso possiedo, un cappotto 40enne monopetto di lana color cammello che nulla pare debba invidiare ad icon, ne ho avuto anche uno di vero cammello ci potevi camminare nuda sotto, ma la forma era piuttosto classica. Un altro cappotto vintage nero da uomo strutturato con trapunta interna e una giacca montgomery in lana e cashmere sabbia con cappuccio, che in Sicilia faccio difficoltà a sfruttare.
Tutto acquistato tra le 5 e 25 euro.
Da qualche mese penso che dovrei avrei anche un piumino con cappuccio, ma essendo una donna-pera ho sempre paura dell’effetto piramide se lungo o monella vagabonda se corto. Vedremo...
Sono molto molto amante del cappotto, sin da ragazzina; non c’è null’altro che mi faccia sentire bene come un bel cappotto.
Ovviamente ne possiedo diversi, il più datato ha 22 anni, due di Max Mara e anche uno di Zara, perché no.
Mai comprati di seconda mano perché il cappotto deve essere un capo “solo mio” e poi amo entrare in negozio e provarli fino a trovare quello più adatto a me.
Possiedo anche due piumini perché a nord in inverno fa freddo: due Woolrich, l’interno di uno lo uso sotto il cappotto quando fa freddo ma voglio metterlo lo stesso.
Ho anche un bomber di Gas... ma niente mi entusiasma quanto un bel cappotto!