La verità è che sono molto pigra. Se da domani fossi obbligata a indossare una divisa per andare a lavoro ne sarei più che felice, perché mi permetterebbe di non dover pensare ai vestiti tutte le mattine. Non fraintendetemi, i vestiti mi piacciono eccome. Ma vorrei che si stirassero, appendessero e poi abbinassero autonomamente, per esempio. Ovviamente tutto questo non è possibile ed eccomi qui nel mio percorso di auto-aiuto verso un guardaroba migliore. Per chi vuole recuperare, il suddetto percorso ha due puntate precedenti: parte uno e parte due. Il mese prossimo potremmo avviarci insieme verso la primavera estate, ho pensato. Intanto però mi sono detta che forse una cosa utile era trovare dei look che effettivamente mi piacessero - che poi fosse facile, certo che mi piacciono altre cose ma poi sono poco pratiche e io DEVO stare comoda - e anche provare a ricrearli. No, non troverete video di me che mi vesto 1. perché ho troppi pochi vestiti (forse ho esagerato con i decluttering) 2. perché non ho tempo materiale per girare video (ma non si sa mai). Però trovate qualche link di shopping, sempre con i miei parametri: un po’ di attenzione ai brand sostenibili, prezzi ragionevoli (no fast fashion becero, no luxury/premium che un paio di mutande costano uno stipendio), tentativo di mettere insieme cose facilmente interscambiabili tra loro. Bene, si parte.
Non l’ho trovato con lo scollo a polo, ma questo modello di Ivy Oak mi pare un ottimo inizio. Maglione nero, ok, diciamo che ce l’abbiamo? Altrimenti ottimo investimento il collo alto di ArtKnit. Ballerine a punta, quelle che tutte vogliamo sono di Aeyde (ma c’è anche la versione un po’ più anni 2010 con il bordo arricciato di See by Chloè). La micro borsa che mi pare scomodissima la lascio a Vivian, mentre qui ci starebbe benissimo la Half Moon di The Row, peccato costi 1200 euro - io comunque ho una Oak + Fort nello stesso stile, comprata in Canada nel 2017 e ancora in gran forma.
Se mi leggete da un po’ sapete che stravedo per la direttrice di The Cut e per il suo stile. Mi piace tutto del suo guardaroba, a parte una mania per le borse a mano che in fashion week non posso pensare a una cosa più scomoda. Altro look apparentemente semplice, in realtà visibilmente più costoso - infatti si intravede la Half Moon, sarà destino?! Comunque, diciamo che io sulla categoria trench mi sento abbastanza a posto (ne ho uno dal taglio maschile di Aspesi e uno più classico di COS), ma qui c’è una vasta scelta. E visto che non abbiamo trovato il taglio polo per il look sopra possiamo consolarci con questo maglione in cashmere di Jardin des Orangers. Attenzione però alle shades di beige da mettere insieme, non devono essere uguali. Su questi pantaloni non riesco molto ad esprimermi, vogliamo dire che non si possono comprare senza provarli un paio di pantaloni bianchi? Mentre per gli orecchini a cerchio oro Vestiaire è pieno.
Questa invece è una storia tormentata, specialmente da quando ha fatto saltare in aria il progetto editoriale più figo del mondo (Man Repeller, of course). Comunque, Leandra è come quei vecchi fidanzati a cui continui a volere bene, nonostante poi li trovi un po’ ridicoli. Dunque mettiamola in questo cluster di beige non previsto. Abbiamo detto che il trench ce l’abbiamo, e ok. Il maglione qui potrebbe essere la versione girocollo sempre di Artknit, attenzione alla taglia perché sotto ci deve stare la camicia. E non è una camicia “normale”, perché le maniche hanno un orlo super romantico, come quelle di Lolita Vintage. Poi, jeans: i miei sono sempre i Ribcage di Levi’s. E poi qui sono gli accessori a fare la differenza: lei come spilla ha un (meraviglioso) fungo, noi possiamo avere un cuore, un fiocco, un granchio e tutto quello che ci passa per la testa.
Va bene, volevo fare dieci look ma è chiaro che sono andata troppo lunga. Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va. E come fate voi a costruire i vostri look? Passate le serate su Pinterest come me? Ditemi di sì👇
That’s it, buon mercoledì sera di shopping. Noi ci rivediamo sabato mattina.
Mi chiamo Federica Salto, ho 32 anni e sono una giornalista. Dal 2020 ogni sabato mattina provo a collegare i puntini della moda con questa newsletter.
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Ciao Federica,
In realtà volevo dire che se ami tutto questo ti posso assicurare che se tutti i giorni tu indossassi una divisa perché è il lavoro che te lo impone
e tu relegassi nel poco tempo libero l’estro di scegliere dall’armadio, ti mancherebbe anche quella combo strana tra jeans e stivaletto giusto. Amo il mio lavoro di medico ma vorrei non aspettare 4 giorni per indossare “quella idea che mi ronza in testa”.
E grazie per là tua educata professionalità. 😘
Sei un po' ingenerosa con Leandra, io continuo a trovarla geniale (ma non oserei mai copiarla)