Saldi pazzi ma non troppo
Disclaimer: so che lo sapete ma ogni tanto fa bene ricordarlo: gli spunti di shopping che trovate in questa mail (e anche in La moda, il sabato mattina) sono frutto di una selezione puramente editoriale, non percepisco alcun guadagno da un’indicazione piuttosto che un’altra. Il modello di business di questa newsletter continua ad affidarsi alla scelta di voi lettori del supportarmi economicamente e di questo sono assai felice 💌 Ma ora cominciamo.
Una cosa bella e che vorrei sfruttare di più è l’enorme ammontare di parole spese in questa newsletter fino a ora... Praticamente abbiamo toccato qualsiasi argomento possibile! Così nel distendere la puntata di oggi che è, come annunciato, dedicata ai saldi, con un bel po’ di link ad acquisti furbi e interessanti, mi sono ritrovata a cercare i momenti precedenti in cui avevamo parlato di soldi, ritrovando i risultati di un vecchio sondaggio Instagram e rileggendo tutte le vostre risposte.
Era dicembre 2020 e improvvisamente ci stavamo tutti trovando a riflettere di più sui nostri vestiti, sul fatto che non ci fossero occasioni per indossarli (e quindi per comprarne di nuovi), sull’esigenza di fare decluttering e spogliarci di quello che non ci rappresentava e di trovare invece uno stile personale molto definito. Fa strano rileggere quelle riflessioni in un momento in cui, invece, le occasioni si susseguono una dopo l’altra con un ritmo disordinato e incalzante (matrimoni! concerti! rientro in ufficio!) e io mi ritrovo a fare lo slalom tra i guardaroba delle amiche perché mica scherzavo quando vi dicevo che avevo ridotto il mio armadio all’essenziale. Pochi giorni fa ho ricondiviso su Instagram un mio pezzo sull’uniform dressing e mi ha stupito accorgermi di quanto, nonostante l’accelerazione delle nostre vite, l’interesse sull’argomento sia ancora altissimo. In effetti nel fare una piccola grande ricerca sulle cose già in saldo mi sono ritrovata a cercare (più o meno) sempre le stesse cose, o almeno a evitare istintivamente quei capi e accessori propri di una tendenza, anzi, estetica che percepisco come troppo volubile. Ha veramente senso comprare un paio di infradito con il tacco? Beh, ovviamente dipende. Ma ho pochi dubbi del fatto che tra un anno quella pressione per cui ci sembra di vederle ovunque sarà totalmente svanita (o meglio, sarà orientata, verso un altro tipo di scarpa estiva) e quindi prima di spendere i miei soldi, anche se a un prezzo ridotto, mi ritrovo a pensare mille volte se quello sia un accessorio che veramente avrò voglia di indossare oppure se il suo fascino è solo frutto del continuo scrolling su Instagram. Fine di questo preambolo, buona lista shopping - mi dicono dalla regia che abbiamo fatto fuori tutto il magazzino di Panconesi settimana scorsa, viva la creatività (e i super classici) e abbasso Shein (e le cose che vanno per un minuto).
Costume reversibile di SUNNEI,
16096 euroCamicia “un po’ di noi” di Marco Rambaldi,
310260 euroÈ forse questa l’unica cosa che potrei permettermi di Cecilie Bahsen? Probabile,
526263 euroMules color nude di ATP Atelier,
320160 euroJeans neri a gamba dritta di Totême,
260156 euroTrench di The Frankie Shop (non garantisco sulla vestibilità, i blazer sono ENORMI),
485266 euroGonna con stampa fotografica di SUNNEI,
250150 euroLa borsa Genève, in versione estiva oppure no, di APC
Se deve essere golfino che sia di Comme Des Garçons,
450225 euroÈ vero che è appena uscita la newsletter dedicata allo shopping maschile ma vogliamo non mettere anche qui un po’ di moda uomo? O almeno unisex, come la camicia marble print di Lemaire,
570342 euroSempre di Lemaire, gonna in lino davvero speciale,
350210 euroContinua la mia ossessione per il popeline, abito camicia di ‘S Max Mara,
238166 euroCostume da bagno diverso dai soliti di Agua by Agua Bendita,
15778 e13782 euroCappello da pescatore ma make it Dries Van Notes,
325227 euroAbito con maxi collo di Rick Owens, va beh,
450180 euro
Eccoci arrivati alla fine, vi lascio con il link alla storia di un accessorio che direi che non possiamo permetterci, ma assolutamente pazzesco: la corona di spine in diamanti indossata da Kendrick Lamar, by Tiffany&Co. (ve l’avevo detto che Tiffany a un certo punto arrivava forte e chiaro!).
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