#30 Ok, il prezzo è giusto!
Non bastavano il videogioco di Balenciaga, la nomina di Gabriela Hearst da Chloé, l'acquisto di Stone Island da parte di Moncler, questa settimana ho dovuto aggiungere un po' di carne al fuoco. Chi mi segue su Instagram sa già che oggi parliamo di prezzi: nei giorni scorsi ho chiesto a voi utenti di rispondere ad alcune domande sui vostri comportamenti d'acquisto e, a chi ne aveva piacere, di condividere spunti e riflessioni sul tema. Per dare un minimo di contesto il 51.7% di chi mi segue ha dai 25 ai 34 anni, il 20.5% dai 35 ai 44, il 19.6% dai 18 ai 24, il 5.6% dai 45-54. E sì, il 93.7% sono donne (ma la mia newsletter è unisex, quindi prossimo obiettivo cercare i modaioli sparsi per l'Italia).
Dall'idea del sondaggio è derivato un piccolo momento di panico quando mi sono resa conto che avrei passato le notti successive a leggere le vostre risposte, ma grazie davvero per la partecipazione ♥️
Quello dei prezzi è un argomento di cui avevo accennato in una delle prime newsletter spiegando il concetto base del mark up e facendo l'esempio di una delle tante it-bag, la City di Balenciaga, il cui costo è aumentato sensibilmente negli ultimi anni. Ne riparliamo oggi perché, come ha riportato Vogue Business, durante tutto il 2020 molti brand del lusso hanno alzato ulteriormente i loro prezzi, in una mossa che agli occhi dei consumatori può sembrare assurda ma che è legata a fattori che non c'entrano direttamente con noi, ma più con la Cina. Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, ha spiegato che gli aumenti sono stati contenuti e dovuti a difficoltà logistiche e di produzione. Non vi stupite, se l'hanno fatto comunque è perché sapevano di poterlo fare. Il mercato cinese, infatti, è in ripresa già da un po'.
Anche se tutto questo ha una rilevanza relativa all'interno del nostro target - per darvi un'idea solo 125 persone tra quelle che hanno risposto al sondaggio sono disposte a spendere più di 2000 euro per una it-bag, rispetto alle 567 che ne spenderebbero tra i 1000 e i 2000, ma soprattuto alle 2477 che arriverebbe massimo a 1000 - il tema del costo di un capo o di un accessorio ultimamente ha avuto maggiore attenzione anche in segmenti diversi da quello del super lusso. Riavvolgiamo il nastro. Nonostante la crescita dello shopping online e il boom di alcune cose molto localizza nel 2020 abbiamo comprato meno. C'entrano ovviamente i periodi di lockdown e le chiusure dei negozi, ma soprattutto il sostanziale mutamento delle nostre abitudini: andiamo meno in ufficio e molto meno al ristorante, non andiamo a ballare o a fare una gita in montagna. Semplicemente abbiamo avuto meno occasioni per vestirci e quindi meno motivazione per comprare. Abbiamo però avuto più tempo per scoprire nuovi brand, approfondire tematiche e fidelizzarci verso prodotti. Questo ha avuto delle conseguenze. Da una parte la responsabilizzazione nei confronti di ciò che compriamo e indossiamo, con tutto il macro tema della sostenibilità a carico. Stiamo più attenti alla composizione e alla produzione dei nostri acquisti, abbiamo "scoperto" l'usato aprendoci a un mondo pienissimo di sfumature (incredibile! 2102 persone preferiscono comprare vintage e second hand, rispetto ai 1014 che si orientano su prodotti di fascia media, 225 su firme e lusso, 101 su fast fashion) e ci siamo resi disponibili nel comprare attraverso modelli di business differenti, come il pre ordine. In generale è cambiata la sensibilità, con 3151 di voi che hanno dichiarato di dare maggiore importanza al rapporto qualità-prezzo, rispetto ai 288 che hanno come priorità il prezzo conveniente e 242 il brand. Dall'altra parte, un'enorme quantità di invenduto (particolarmente sulla stagione primavera estate 2020), con maxi sconti in ogni momento dell'anno (e infatti ormai il 79% di voi cerca attivamente dei ribassi online prima di acquistare un prodotto, semplicemente perché sa che ci sono) e tutti i marchi che ora gridano al "less is more".
Intendiamoci, tutto questo non cambia dall'oggi al domani. Siamo ancora molto legati al piacere dell'acquisto e all'idea di farci dei piccoli regali: 1443 persone hanno detto che preferisco "spezzare" il proprio budget in diversi momenti di shopping. Ma 2124 puntano su un unico pezzo più costoso, di cui sono più desiderosi e che vogliono resti più tempo nel loro armadio. È incredibile poi vedere come ognuno di noi abbia la propria misura e molti si siano dati dalle regole che possono diventare buoni spunti anche per altri. Di seguito alcune delle vostre risposte, anonime perché non ho avuto il tempo di chiedere il permesso 🤪 Le avrei pubblicate tutte, ma ho come la sensazione che sarei stata denunciata per aver attentato al vostro tempo:
Nulla è troppo costoso, se ci si tiene davvero. Dipende quanto ci si tiene. Per esempio: per un regalo ad una persona amata ho risparmiato mesi per l'acquisto di un originale maglione dell'isola di Aran, fatto presso una cooperativa di allevatori/filatori/magliaie irlandesi. Di fronte alla qualità e alla motivazione per cui si acquista qualcosa, non c'è un vero limite. Ma le circostanze monetarie entro cui sorge la volontà di acquisto sono - almeno per me - imprescindibili
La prima cosa che faccio e andare su Lyst e vedere tutte le offerte
Se le influencer competenti che stimo si trovano bene nel tempo e rimangono fedeli ad un brand sono più motivata a provare anche io.
Le foto del second hand non sono invoglianti quindi non mi ci sono ancora avvicinata
Valuto l'uso del capo: se lo uso spesso ammortizzo il costo e allora spendo di più. Se si tratta di un capo che non userò spesso (vestito di capodanno) allora investo meno
Primo stipendio borsa Fendi presa rigorosamente a Palazzo Fendi. Oltre all’oggetto l’esperienza
Una volta l'anno mi regalo un capo in cui investo perché duri anniIo ho due regole: cercare articoli che mi piacciono dando la precedenza a brand sostenibili e fare delle wishlist, che lascio decantare un po’.
Se dopo qualche settimana desidero ancora quella cosa che avevo inserito allora compro
Fisso un budget annuale al pari del 5% della Ral mensile e cerco di stare sotto quella quota. Ho la regola che quando compro devo vendere per uguale importo
Quando devo comprare qualcosa di particolarmente costoso, cerco di risparmiare €10 alla settimana. Una volta raggiunta la cifra necessaria per l’acquisto (magari dopo un anno), penso alla fatica che ho fatto per mettere da parte quei soldi e se ne valga la pena spenderli proprio per la cosa che mi ero prefissata inizialmente
Diciamo che sono una studentessa fuori sede, oltre a i soldi che mi mandano i miei genitori prendo delle borse di studio e faccio dei lavoretti. Con questi soldi, a parte metterne da parte alcuni per viaggi ed esperienze post laurea, una volta spendevo molto in fast fashion. Da un paio di anni mi fisso degli obiettivi, cioè capi extra che non voglio farmi comprare dai miei (es.borse, stivali, cappotti) che non superano magari i 200/300€, perché non potrei permettermelo comunque, ma che siano di buona qualità e possano durare nel tempo
Io mi sono fatta regalare una pochette Ysl a 18 anni potessi tornare indietro li spenderei per comprare più cose dai vintage invece che puntare su un unico pezzo
Mi capita di fissarmi con un oggetto e lo cerco letteralmente per mesi, fino a che non sono convinto. Per farti un esempio, sono partito a Giugno a cercare il Teddy di Saint Laurent: ho guardato gruppi, sconti, outlet, Grailed e Vestaire senza trovare mai un prezzo che mi convincesse. A quel punto ho cominciato a cercare decine di alternative, fino ad arrivare a comprare su Grailed una Varsity di Sandro praticamente identico. Personalmente, trovo che la parte più divertente di acquistare un capo sia cercarlo e ricercarlo ovunque, informandosi sui forum, sulle riviste e leggendo ovunque opinioni di persone che lo hanno comprato, cercando di essere il meno "biased" possibile
Io mi stabilisco un budget mensile per tutto, se avanza shopping di fine meseIo solitamente cercavo di farmi delle liste.
Purtroppo molte volte prima mi facevo tentare dall’acquisto che lì per lì mi sembrava bello, ma magari il mese dopo non mi piaceva più. Poi con il tempo ho imparato anche ad aspettare e comprare magari anche solo una cosa ogni mese, rinunciando alle mille tshirt di Zara, perché ho notato che comprare qualcosa di più “lussuoso”, che magari era stato nella mia lista per un paio di mesi (e quindi di conseguenza era qualcosa che volevo davvero) mi faceva sentire particolarmente bene!
Comprato stivali di Balenciaga al 50% di un numero in meno, mi sono sentita pazza ma li amo
Lavoro da poco e non guadagno tanto, non mi potrei mai permettere una it-bag o un paio di scarpe sopra i 300€. Penso che ci sia un problema di cui si parla troppo poco che è il mutamento del potere d’acquisto. Ogni tanto mi trovo a riflettere che mia mamma (libera professionista non certo milionaria) 20/30 anni fa comprava max Mara prima linea, Valentino ed Armani. Io non potrei mai farlo e non credo potrò mai se va avanti così
In tutto questo ultimamente mi sono trovata spesso a chiedermi "ok, ma qual è il prezzo giusto?" (sento già il meme che arriva). Non è facile dare una risposta a questa domanda, ovviamente. Come un fotografo la cui fee non è data solo dalla mera azione di scattare un'immagine, ma dal valore intrinseco che si attribuisce a quel gesto, una borsa costa anche in base al suo potere di attrarre compratori. Per non parlare dei costi di gestione di un marchio, dei dipendenti, delle attività di produzione e di quelle di distribuzione. E di una cosa chiamata tasse. Tutto questo, oltre al costo dei materiali che può variare in base alla loro qualità ma anche alla reperibilità. Da fuori non è facile comprendere le varie articolazioni di una realtà produttiva, soprattutto perché ci siamo abituati a trovare una maglietta a un prezzo inferiore a quello di un panino. Però esistono già tante realtà che provano strade diverse. Ne ho parlato con Veronica, fondatrice di Lil Milan, che mi ha raccontato del trend in crescita del prezzo dell'oro, «quando ho iniziato nel 2014 il prezzo era circa 28 euro al grammo, mentre ora siamo intorno ai 52. Mi sono presa l'impegno di non alzare i prezzi al cliente finale e vedere come va. Se la tendenza non dovesse cambiare capiremo come fare, ma per ora mi sembra giusto così». Il team di A.Bocca mi ha detto elencato tutte le voci "soft" a cui normalmente non si pensa, spiegandomi che sono difficilmente calcolabili perché variano a seconda del numero di pezzi venduti a stagione. Infine Diletta Amodei, founder del marchio emergente Amotea: «Per esperienza personale, il mio brand orgogliosamente Made in Italy che si posiziona in una fascia medio alta, anche come prezzi, è penalizzato da costi altissimi di produzione, rispetto ai competitor che producono fuori. Il mio mark up è bassissimo ma per gli acquirenti spesso è difficile rendersi conto della differenza tra il valore di un prodotto qualitativamente superiore e il desiderio di un prodotto di tendenza ma che non dura nel tempo». La cosa buona è che ora noi ora il tempo (e la disposizione) per ascoltarli ce l'abbiamo.
Un marchio che lo sta già facendo, insieme ad altre figate, è MaisonCLÉO. Ma questa è tutta un'altra storia e la trovate su Studio.
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Martedì 15 alle 19.30 io, Irene Ferri e Andrea Mercuri vi aspettiamo in Zoom call da Salotto Magnetico, argomento creatività (per iscrivervi potete inviare un DM)
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Cinque regali di Natale belli e italiani: la cover forever online di Woodd, la borsa di tela tema Sailor Moon di Bisc_otti, un foulard in seta della collaborazione di Potafiori con Mantero, gli orecchini Garden di Fiori di Carte, l'agenda di quest'anno su Ernestoshop
Se queste non vi bastano Ale Airò ve ne propone 80 nella sua ultima newsletter
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Scuola e lavoro
Sono uscite diverse nuove borse di studio per i corsi in partenza nel 2021
NGG (Off-White, Heron Preston, Alanui, ecc) cerca un digital marketing specialist, Around Studio un assistente stylist, Sunnei un sales manager
Moda da guardare
Non abbiamo fatto in tempo ad appassionarci di gaming con Balenciaga che Khaite ha presentato la sua nuova collezione con un tool di realtà aumentata. Questo sì che mi ha fatto strippare (l'albero di Natale e il casino di cavi sono miei) ⬇️
Vi lascio con una Lea Seydoux che fa il moonwalking, buon weekend ✨