Hello, lo facciamo un grazie iniziale di essere qui, dalla parte degli abbonati? Facciamolo: GRAZIE 🧡 Ma iniziamo dall’argomento di questa puntata e del perché l’ho scelto. Chi c’è da tanto lo sa, è molto raro che io mi soffermi a parlare di un singolo brand e, ancora di più, di un progetto specifico. Ci sono tanti motivi dietro: il primo è che con il passare del tempo ho scoperto che la mia più grande passione è unire i puntini, collegare fatti e punti di vista, provare a tracciare delle linee immaginarie in un sistema articolato come la moda. Il secondo è che ho una posizione critica nei confronti della critica di moda, sia in termini positivi che negativi. Mi spiego meglio, mi piace moltissimo osservare le collezioni, coglierne i dettagli e anche commentarli ma cerco sempre di lasciare al lettore (voi!!) gli strumenti per farsi un’opinione personale, piuttosto che esprimere la mia e basta. Il terzo è che se mi mettessi a scrivere di tutte le collezioni, i progetti, i brand che mi piacciono dovrei fare molte, ma molte più newsletter e invece con il tempo ho scoperto anche che poco è bello (fosse per me scriverei di tutto, davvero 😅), quindi continuo a prendere un sacco di appunti e chissà che un giorno non finiscano da qualche parte. E quindi capite che dietro all’oggetto della newsletter di oggi c’è un grande entusiasmo.
#95 Mugler made me do it
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Hello, lo facciamo un grazie iniziale di essere qui, dalla parte degli abbonati? Facciamolo: GRAZIE 🧡 Ma iniziamo dall’argomento di questa puntata e del perché l’ho scelto. Chi c’è da tanto lo sa, è molto raro che io mi soffermi a parlare di un singolo brand e, ancora di più, di un progetto specifico. Ci sono tanti motivi dietro: il primo è che con il passare del tempo ho scoperto che la mia più grande passione è unire i puntini, collegare fatti e punti di vista, provare a tracciare delle linee immaginarie in un sistema articolato come la moda. Il secondo è che ho una posizione critica nei confronti della critica di moda, sia in termini positivi che negativi. Mi spiego meglio, mi piace moltissimo osservare le collezioni, coglierne i dettagli e anche commentarli ma cerco sempre di lasciare al lettore (voi!!) gli strumenti per farsi un’opinione personale, piuttosto che esprimere la mia e basta. Il terzo è che se mi mettessi a scrivere di tutte le collezioni, i progetti, i brand che mi piacciono dovrei fare molte, ma molte più newsletter e invece con il tempo ho scoperto anche che poco è bello (fosse per me scriverei di tutto, davvero 😅), quindi continuo a prendere un sacco di appunti e chissà che un giorno non finiscano da qualche parte. E quindi capite che dietro all’oggetto della newsletter di oggi c’è un grande entusiasmo.