Fino a poco tempo fa i capisaldi della comunicazione di un brand erano la sfilata e la campagna pubblicitaria. Quest’ultima consisteva in una mastodontica produzione (troupe di decine di persone trasportate in capo al mondo, contratti milionari con le supermodelle e via così) a cui tutti i creativi del settore aspiravano a partecipare, ma pochi ci arrivavano davvero. Le grandi adv, infatti, erano tutte scattate dagli stessi fotografi e dagli stessi stylist, in un sistema chiuso dove a dominare erano gli agenti e se non rientravi tra le loro grazie addio. Quelle fotografie (a volte si girava anche il video) erano poi destinate alle affissioni in giro per le città, alle pagine pubblicitarie dei giornali, alle vetrine e agli interni dei negozi ed erano uguali ovunque.
#86 Pietro-mania
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Fino a poco tempo fa i capisaldi della comunicazione di un brand erano la sfilata e la campagna pubblicitaria. Quest’ultima consisteva in una mastodontica produzione (troupe di decine di persone trasportate in capo al mondo, contratti milionari con le supermodelle e via così) a cui tutti i creativi del settore aspiravano a partecipare, ma pochi ci arrivavano davvero. Le grandi adv, infatti, erano tutte scattate dagli stessi fotografi e dagli stessi stylist, in un sistema chiuso dove a dominare erano gli agenti e se non rientravi tra le loro grazie addio. Quelle fotografie (a volte si girava anche il video) erano poi destinate alle affissioni in giro per le città, alle pagine pubblicitarie dei giornali, alle vetrine e agli interni dei negozi ed erano uguali ovunque.