Dovete sapere che tra i tanti piccoli dettagli che stanno dietro al fare questa newsletter tutte le settimane c’è lo split de La moda, il sabato mattina, che arriva a tutti alla stessa ora e con gli stessi contenuti, ma con attacco e finale diversi tra iscritti alla versione gratuita e abbonati - in quella premium, poi, ci sono spesso delle piccole cose extra. Oggi scrivo a tutti con un’unica mail perché voglio ringraziarvi tutti insieme, 20,000 che siete! Avete idea di quanto faccia impressione (= ansia, eccitazione, sensazione di poter spaccare il mondo, timidezza, insicurezze di ogni tipo) programmare tutte le settimane una mail da mandare a 20,000 persone? Gli ultimi giorni sono stati di riflessione e di programmi per il futuro e mi è capitato sotto gli occhi il post con cui il 1 maggio 2020 “annunciavo” la newsletter su Instagram, a un seguito di, non so, 1500 persone.
Cosa è cambiato in questi due anni? Io direi tutto, a partire dal modo di fare e fruire informazione di moda. I giornali sono stati protagonisti di grandi terremoti, sono nati tanti altri progetti personali (ma non abbastanza!) e io… Io sono cambiata, senza dubbio. L’ho già detto l’anno scorso, non potevo farmi un regalo più bello di una palestra professionale come la newsletter, con tutto quello che comporta: sono diventata più disciplinata e costante, ho imparato a gestire l’esposizione personale e professionale (o almeno ci provo), penso 300 volte prima di scrivere qualcosa che possa influenzare l’opinione altrui, sono più informata perché tento ogni settimana di fornirvi spunti diversi. Insomma, io direi che questa newsletter mi ha fatto un gran bene e spero un po’ anche a voi. Ecco perché oggi passiamo subito al dunque.
Piani di primavera, si parte 📆 Come forse ricorderete, qualche settimana fa vi avevo raccontato l’andamento di questa newsletter, proponendovi un patto. L’obiettivo era quello di raggiungere i 1000 abbonati entro il compimento dei due anni del progetto e finanziare così un nuovo appuntamento in cui dare spazio alle nuove penne della moda. È andata che abbiamo raggiunto quel numero in poco più di una settimana (GRAZIE!) e ora siamo pronti per partire. Parleremo presto di come è cambiato il giornalismo di moda negli ultimi tempi, l’ho già fatto con le ragazze del mio corso per IED e mi sembra che ci siano dei punti interessanti anche per tutti voi. Nel frattempo, provo con un nuovo spazio a dare un contributo per la formazione di una nuova generazione di editor.
La nuova newsletter 📮 Si chiamerà Pitch Perfect (Rebel Wilson tvb), uscirà una volta al mese di mercoledì e ospiterà l’approfondimento di un ospite, appunto. Cambia un po’ il calendario delle uscite, perché sapete che qui non si sta mai tranquilli:
📍 La moda, il sabato mattina, of course. Disponibile per tutti, arriva puntuale ogni sabato alle 7.30
📍 On Wednesdays we wear pink. Disponibile per gli abbonati, arriva il primo mercoledì del mese alle 19 e sarà sempre più ricca di link, guide e suggerimenti utili, completamente libera da qualsiasi pubblicità o accordo commerciale
📍 Pitch Perfect. Disponibile per tutti, arriva il terzo mercoledì del mese alle 19
📍 Parliamone. Disponibile per gli abbonati, arriva quando c’è bisogno, a volte spesso a volte meno - sarà il nostro canale di conversazione
Come candidarsi per Pitch Perfect. Ho deciso di non porre limiti di età né di curriculum per proporsi, l’importante è mandare un pitch interessante (qui avevo raccolto degli ottimi buoni suggerimenti per realizzarli al meglio), seguendo queste linee guida:
📏 Sono in cerca di storie diverse da quelle che posso scrivere io. Dunque non abbiate paura di andare molto lontano rispetto a quello che leggete qui di solito, anzi.
📏 Non mi interessa pubblicare cose già viste ovunque. La magia della newsletter è che non si hanno obblighi di copertura di tutto quello che succede, come è per esempio per un giornale, invece. Preferisco una proposta di intervista ai giovani designer di Lagos piuttosto che una traduzione rielaborata di un pezzo di Business of Fashion, per capirci.
📏 Non copiate. Purtroppo negli ultimi mesi vedo che la tentazione allo scopiazzamento sta crescendo: esce un bel pezzo, che ne so, sul New Yorker, e tutti si buttano a farlo più o meno uguale con tanto di post su Instagram - senza citazione della fonte.
📏 Il pezzo può essere strutturato in diversi modi: immagino analisi, interviste, approfondimenti. Possono esserci fotografi, video, file audio, davvero, tutto quello che volete. Stiamo però su una lunghezza fissa di 800 parole (lo so, ragiono nel modo americano, o meglio nel modo di Wordpress, mentre se andate o venite da un giornale di carta vi parleranno in termini di battute).
📏 Per proporvi potete mandare il vostro pitch a federica.salto@gmail.com con oggetto della mail: Pitch Perfect - il titolo del vostro possibile pezzo. All’interno della mail due righe su chi siete, cosa fate, cosa vorreste fare, etc e poi il pitch - non dilungatevi troppo, bastano poche parole per spiegarmi perché l’argomento è interessante e come vorreste svilupparlo (se prevedete di intervistare qualcuno segnalatelo, ma prima assicuratevi che questa persona sia disponibile).
📏 Una volta che avrò selezionato il vostro pitch vi scriverò per organizzare una breve call, poi aspetterò il vostro pezzo e lavoreremo insieme per un po’ di edit, se ce ne sarà bisogno.
📏 Tutti i pezzi pubblicati all’interno di Pitch Perfect saranno retribuiti 100 euro l’uno, con pagamento in ritenuta d’acconto o in fattura.
PEZZI BELLI DELLA SETTIMANA
Siamo alla vigilia del primo lunedì di maggio e quindi istruzioni per l’uso per il Met Gala (Vogue) E la cronologia dei temi degli ultimi anni (Vogue)
Ormai abbiamo un “core” alla settimana, ecco il fetishcore (The Cut) E la fissa di creare nuove tendenze, indovinate come si chiama? Esatto, trendcore (i-D)
La curiosa storia del Diana Dress di Norma Kamali, best seller dal 1973 (BoF)
Chi è Saul Nash, vincitore del Woolmark Prize 2022 (Elle)
MODA DA GUARDARE, LEGGERE E ASCOLTARE
Florence è tornata ❤️🔥
Puntata di The Debrief sul ritorno di Alexander Wang, con Lauren Sherman e Matthiew Schneier (Spotify)
Tutti hanno visto almeno una volta nella vita una foto di Prada Marfa, ma conoscete la storia? (Francesco Costa)
Mi ero persa un ulteriore red carpet di gruppo delle protagoniste di Euphoria, alla fine quale preferite in termini di stile? Io sono veramente indecisa però mi sento di dire che forse quella più sacrificata dallo styling, in questa occasione e non solo, è Sydney (Pop Sugar)
Cover bellissime e dove trovarle (Jill Kortleve in Valentino) 👇🏻 Anche quella con Lauren Hutton non scherza
SHOPPING LIST
Continua la mia improvvisa passione per oggetti di moda piuttosto bizzarri, forse è la reazione ai look da gravidanza 🤔 Ditemi se non sono belli questi stivali
La newsletter di mercoledì con la lista di dieci uomini con stile da vendere da seguire su Instagram ha fatto furore, finalmente il mio 4% (questa la percentuale maschile tra voi lettori) si è sentita ascoltata. E quindi arriva presto anche quella con le idee shopping (On Wednesdays we wear pink)
SCUOLA E LAVORO
Miu Miu cerca un event specialist, Max Mara un designer freelance, Moncler un visual merchandiser
Arriva il primo corso di laurea in design della moda sostenibile, a RUFA e presieduto da Marina Spadafora
Ok, mi sembra di avervi detto tutto - o meglio, non voglio rubarvi tutto il sabato, tanto ne abbiamo di mattine da condividere. Per gli abbonati i festeggiamenti non finiscono qui. Il vero compleanno della newsletter, infatti, è il 2 maggio: potevo io perdere l’occasione per un piccolo extra (e per una big news)? Se siete appena arrivati oppure questa newsletter vi ha convinti, ecco il solito bottone 👇🏻 Ancora una volta grazie e buon sabato mattina 🌹
Iscriviti alla newsletter | Le puntate precedenti
Io, su Instagram | Sostenibilità time | I miei consigli di lettura su Amazon
Opinioni sui master di moda | Mappa dei vintage | Mappa dei negozi per bambini
Copyright © 2020 La moda, il sabato mattina | Graphics @ Studio pesca
Buongiorno Federica, non solo al 4% di uomini che seguono, ma anche alle donne come me, per esempio, che lavorano nella moda uomo. La vera rivoluzione nell'abbigliamento degli ultimi 10 anni parla al maschile. Per questo credo che sia comunque un argomento interessante da trattare e leggere. Un saluto e grazie