#70 C'è vita su TikTok
La prima volta che ho scritto di TikTok era l’11 febbraio 2020 e avevo aspettative molto alte sulla presenza della moda all’interno del nuovo social. Ero convinta che i brand si sarebbero riversati lì in massa, attirati dal target più desiderabile che ci sia, quello dei giovani e giovanissimi, e che tutto l’universo “video di moda” avrebbe subìto un’importante evoluzione. Di mezzo c’è stata la pandemia e la cosa ha parecchio incasinato le varie strategie, tanto che le poche cose diventate virali sono nate dagli utenti, trasportate da ondate esterne agli uffici comunicazione come la passione per il craftcore e un discreto interesse per tutto ciò che indossa Harry Styles - sì, sto parlando del cardigan patchwork di JW Anderson. Oggi, 20 mesi e un miliardo di utenti attivi dopo, proviamo a capire se c’è vita per la moda su TikTok.
Quali brand? Già, la prima domanda è proprio questa. Perché uno dei punti più peculiari attorno al tema è che non tutti i brand sono su TikTok - tra i grandi assenti ci sono Chanel ed Hermès, ma anche un sacco di brand giovani, italiani e non - e di quelli che ci sono quasi nessuno ha una strategia precisa. Abbiamo Dior (1,4 milioni di follower), Gucci (1,4), Louis Vuitton (1,2), Moncler (868k), Boss (557k), Balenciaga (485k), Versace (304k), JW Anderson (345k), Balmain (344k), Ralph Lauren (335k), Prada (321k), Valentino (263k), Dolce&Gabbana (191k), Tod’s (190k), Jacquemus (182k), Saint Laurent (91k), Celine (89k), Miu Miu (89k), Fendi (79k), Moschino (53k), Dsquared2 (29k), Givenchy (16k), Vivienne Westwood (14k), Etro (9653), Max Mara (7390), Michael Kors (3006, ma è inattivo), Loewe (1957), Collina Strada (857), Alberta Ferretti (421). Per fare qualche paragone di grandezza: Redbull ha 6 milioni di follower, Shein 2,8, Nike 1,9, il Washington Post 1. Charli D’Amelio detiene lo scettro di account più seguito con 126 milioni di follower.
Quando la moda c’è, si sente. Nonostante una presenza piuttosto contenuta del settore del lusso e contenuti poco originali (spesso sono riproposizioni di materiale prodotto appositamente per Instagram), la potenza di fuoco è chiaramente visibile. A leggere i dati della risonanza social delle fashion week (ve l’avevo detto che sarebbero arrivati!), infatti, è chiaro che l’idea di sfruttare la popolarità degli influencer qui ha ancora più presa che sugli altri social e i grossi numeri ottenuti da Versace, Boss e Dior durante l’ultimo mese di sfilate sono dovuti rispettivamente alla presenza di Addison Rae, Khaby Lame e Ji Soo.
Oltre l’influencer marketing. Mi rendo conto di essere davvero fuori target (eppure le star dei balletti piacciono davvero, chiedetelo a qualunque teen), ma in queste settimane in cui sono passata da cinque minuti obbligati a settimana a qualche quarto d’ora sparso durante la giornata su TikTok mi sono chiesta: possibile che sia tutto qui? Ovviamente no, di seguito vi segnalo qualche profilo interessante, divisi per filoni.
Attivismo e sostenibilità
Thetrashwalker (301k) uno dei suoi video è diventato virale questa settimana perché denunciava una pratica ritenuta illegale negli Stati Uniti, quella di rompere e rovinare prodotti invenduti (il marchio coinvolto è Coach e qui potete approfondire questa storia)
Jnacryn (143k) upcycling, riciclo, eccetera (ce ne sono davvero tante se vi piace questo filone)
Spiegoni e informazione
Bimbotheory (40k) rintraccia le origini e il perché del successo di trend e look famosi
Letizianews (21k) la fashion director di D Lui racconta le news del settore in 30 secondi
Everythingdesigner (90k) piccoli approfondimenti su nuovi brand e non solo
Soldoutservice (109k) news dal mondo dello streetwear
Etantebellecose (19k) arte e moda
Fashionboy (195k) commenti su sfilate e red carpet in stile Haute Le Mode
Archivio e vintage
Classyrunways (49k) spezzoni di sfilate vecchie e nuove
Landonsarchive (96k) un matto che colleziona pezzi indossati da musicisti e artisti vari
Streetstyle
Aisha.lapsha (47k) come si veste la gente a Milano
Spazio di manovra. Dunque, quello che sembra è che i contenuti possibili siano molti, ma molti di più di quelli effettivamente già esistenti. Il pubblico c’è (Charli D’Amelio! 126 milioni di follower!) e probabilmente è curioso di scoprire formati nuovi, esattamente come sta succedendo a me in queste settimane. Ma c’è una cosa che funziona meglio di tutto il resto su TikTok - che ci piaccia o no - ed è lo shopping. Resto ipnotizzata dai video di Federica Scagnetti, studentessa romana che ha conquistato 1,4 milioni di follower con il suo format “mi preparo con voi” e la sua ossessione per lo shopping uguale a quella di molte altre sue coetanee. O dalle compilation di acquisti utili su Amazon per neonati che il saggio algoritmo mi propone fino allo sfinimento. E infatti TikTok si sta aprendo agli acquisti in app, così come sta provando a fare Instagram da ormai un anno e come succede normalmente su WeChat, il social tutto fare cinese. Tutto questo potrebbe essere solo un esperimento e TikTok restare una piattaforma di entertainment facile che sta cambiando più altri settori (come la musica), rispetto alla moda. Oppure potrebbe conquistare terreno velocemente e noi passeremmo senza pensarci troppo da Instagram a TikTok, esattamente come siamo già passati da Facebook a Instagram (senza dimenticare i poveri Snapchat e Clubhouse). Meglio che i brand si facciano trovare pronti.
Per finire, un appunto in controtendenza. Anzi no, perché l’uno non esclude l’altro. C’è un altro social che sta funzionando, pur con mille difetti, e che improvvisamente piace anche alla Gen Z: si chiama Twitter e, no, non è più solo territorio di giornalisti e politici. Se ci avete passato il pomeriggio dell'#Instagramdown lo sapete, altrimenti vi consiglio un giro anche lì. Ma questa è tutta un’altra storia.
PEZZI BELLI DELLA SETTIMANA
Tim Blanks in conversazione con Sarah Burton alla vigilia della sfilata primavera estate 2022, su un tetto a Londra (BoF)
La moda diventa sempre più queer, ma cos’è la moda queer? (Them)
Un buon contenitore di contenuti sulla moda sostenibile (i-D)
Un po’ di cose in più su Collina Strada, brand hype del momento (Vogue Business)
MODA DA GUARDARE, ASCOLTARE, SFOGLIARE, COMPRARE
A quanto pare ci sarà una collaborazione tra Skims, il brand di Kim Kardashian, e Fendi 👇🏻
Sono uscite le prime due puntate di Fallen Angel, un podcast che esplora la storia del brand, compreso il rapporto con Jeffrey Epstein (C13 Originals)
Kate Young spiega il suo lavoro di stylist 👇🏻
La collana di monografici dedicata alle sfilate di Ippocampo sta riscuotendo un ottimo successo: il 5 novembre esce quello dedicato a Versace (Amazon, qui ci sono tutti i miei consigli di lettura)
SCUOLA E LAVORO
MyTheresa cerca uno/a stagista per lo studio fotografico, Moncler un social media coordinator, OVS un copywriter, Luxottica un influencer marketing specialist
Leggi questo pezzo prima di decidere se vuoi lavorare nella moda (Highsnobiety)
Mi chiedete molte volte consigli su percorsi formativi ma è difficile per me dare un giudizio su un corso non avendolo frequentato. Dieci lezioni di giornalismo, invece, posso proprio consigliarlo, perché è l’evoluzione del corso che ho seguito io qualche anno fa (Il Post)
BONUS TRACK. Pensavo di aver chiuso il capitolo sfilate primavera estate 2022 e invece manca un punto importante, sottolineato da Emily Farra. Vi ricordate quando durante le digital fashion week tutti si parlava di moda sostenibile, o almeno di upcycling? Ecco, ora che le cose sono tornate alla “normalità” molti brand si sono “dimenticati” della questione, ma non tutti (Vogue UK).
Anche oggi siamo arrivati alla fine, ora vi immagino plasmare l’algoritmo di TikTok per iniettarvi un po’ di moda, io intanto tengo d’occhio quello che succede e ne riparleremo presto 👾
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