#139 Vincitori, giudici e ballerine
Hello ☕ come state? Io bene, anche fornita di nuovo hairstyle (grazie Tommy!), i ciuffi bianchi sono un’ode a tutte le volte che arriva una breaking news di venerdì pomeriggio. Di capelli e di pantaloni ho scritto mercoledì, nell’appuntamento mensile dedicato agli abbonati, lo trovate qui 👇🏻
La nicchia della moda ha vissuto questa edizione del LVMH Prize come i napoletani hanno vissuto lo scudetto (ok, forse non così tanto…). Vedere l’Italia così tanto rappresentata tra i contendenti ha rappresentato sicuramente una novità, la conferma che negli ultimi 3 o 4 anni l’attenzione nei confronti della nuova generazione di progettisti è finalmente aumentata.
Vincere un premio di questa portata significa sostanzialmente due cose: soldi e visibilità. La visibilità è fondamentale, tanto che Magliano ha ritirato il Karl Lagerfeld Prize con un timido ma tagliente “è bello essere visti”. I soldi lo sono ancora di più, come è la consapevolezza sempre più diffusa che quei soldi non possono essere spesi in una sola, grande sfilata, ma, anzi, vanno sfruttati per consolidare il team, per potersi permettere negoziazioni più favorevoli con i fornitori, per avere uno spazio di lavoro che sia un vero spazio di lavoro e non qualcosa di fortuna. Appare sempre più chiaro a tutti che il sogno numero uno di chi fa moda, e cioè quello di esprimersi attraverso un progetto proprio, non è un sogno alla portata di tutti, anche quando si ottengono più mezzi. In attesa di scoprire gli sviluppi dei tre progetti vincitori vi lascio alle interviste che abbiamo realizzato alla vigilia della premiazione:
Possiamo però dire che la giuria (e che giuria) ha un po’ rubato l’attenzione ai protagonisti? Tipo che pensavo fossero gli Avengers, e invece no 👇🏻
Suzy Menkes ci ha regalato un altro paio di foto imperdibili: Silvia e Maria Grazia, Marc e Kim. Per finire, Marc Jacobs ha fatto quello che fa sempre sul suo Instagram e cioè mostrarci la sua vita meravigliosa, in questo caso nei panni di un turista a Parigi in giacca Chanel, borsa Hermès e ballerine Balenciaga. Sì, ballerine da uomo, esatto.
A proposito di ballerine, quelle del brand Peche sono una più bella dell’altra (ma spediscono da US, attenzione alla dogana).
TikTok è convinto che mi interessi sapere tutto della nuova versione Beta di Photoshop che permette di modificare le immagini tramite AI e, niente, adesso mi interessa davvero. Vi lascio un breve video di un profilo che amo per provare a immaginare le infinite possibilità (e controversie) che si stanno già scatenando.
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La mia passione per Lil Milan è risaputa: indosso tutti i giorni i ciondoli Boobs e Lil Brick. L’ultimo arrivato si chiama Viola e sostiene l’associazione DONNEXSTRADA.
Jo Ellison, super editor e direttrice di HTSI, chiacchiera sull’abbigliamento da ufficio post pandemia 👇🏻
Direi che ci siamo anche per questa settimana, alla prossima 💌