Saldi di fine stagione
L’abbiamo ripetuto tante volte, una maglietta non può costare 5 euro. Come possono rientrare in quei cinque euro materiali, produzione effettiva di quel capo, controllo qualità, distribuzione, packaging, gestione del negozio (fisico e/o digitale), marketing e comunicazione? E fin qui ci siamo. Ma allo stesso modo è davvero possibile che queste stesse voci portino una t-shirt a costare 500 euro, prezzo medio per questo capo quando è firmato da un brand del lusso? Evidentemente no. Di mezzo c’è il mark up, il profitto puro che nel settore si aggira generalmente tra il 2,2 e il 2,5.
Era già piuttosto estreme, ma il mark up con la pandemia è andato in tilt. Meglio, segue logiche frammentate e polarizzate. Nel corso del 2021, infatti, moltissimi brand del settore hanno aumentato i prezzi dei propri prodotti per provare a recuperare qualche numero con le riaperture dei negozi e un graduale ritorno alla libertà. Chanel addirittura sta usando il mark up per un’operazione interessantissima che serve a noi per capire quanto i prezzi nel lusso siano espressione della percezione di un prodotto e non tanto del suo valore materiale.
Come riporta BoF, la maison ha aumentato i prezzi di alcuni modelli di borse di due terzi dal 2019 a oggi. Ok, due terzi è tanto anche nel pazzo mondo della moda. Perché Chanel ha scelto di portare le sue borse a costare 7000, 8000 euro? Per cambiare mercato. Le stesse borse che fino a ora combattevano sulle stesso territorio delle borse di Louis Vuitton, Prada e Gucci ora cambiano campo di gioco e vanno a combattere la battaglia dell’extra lusso. Le borse restano le stesse, cambia il loro posizionamento. (Avete già capito chi è l’unico competitor? Hermès, le cui Birkin e Kelly si aggirano intorno a quei prezzi già da tempo).
Chiusa la parentesi del super lusso è interessante notare come il mark up tendenzialmente sempre più alto abbia anche contribuito a una spirale di sconti praticamente costanti, soprattutto online. Ormai da tempo Black Friday, Mid Season Sales, pre-saldi e saldi sono diventati un’unica grande stagione di prezzi ribassati, per cui le cose che a settembre costano x, dopo poche settimane sono già disponibili a x -20%, e forse anche qualcosa di più. E i consumatori lo sanno, si sono già abituati, tanto che l’era in cui si aspettava con trepidazione l’inizio di una nuova stagione, a settembre e a febbraio, è tramontata. E con i super saldi di fine stagione si trovano sempre più spesso capi slegati dalle micro-tendenze, cosa impossibile fino a poco tempo fa. Io ho comprato il mio primo maglione di Totême, temo esaurito, ma ecco qui venti cose belle, evergreen e scontate, poi non dite che non vi penso (c’è anche qualcosina da uomo) 💫
Sandali di Proenza Schouler X Birkenstock, 252 euro invece che 360
Giacca in misto pile di The North Face, 105 euro invece che 150
Jeans regular di A.P.C., 117 euro invece che 195
Cardigan in cotone di Live The Process, 94 euro invece che 232
Mantella in nylon riciclato di Totême, 175 euro invece che 500
Borsa Rachel di ByFar per i vostri momenti Y2K, 199 invece che 285
Jeans a rovescio di MM6, 203 euro invece che 290
Pouch in pelle di A.P.C. X Suzanne Koller, 96 euro invece che 320
Stivaletti da uomo di Sandro, 255 euro invece che 425
Piumino in nylon riciclato di Remain, 238 euro invece che 340
Dolcevita in lana e cashmere di Crem38, 199 euro invece che 398
Maglione mixed di Marni, 310 euro invece che 620
Gilet in lana di Ganni, 70 euro invece che 175
Ballerine di JW Anderson, 330 euro invece che 550
Overshirt di Michael Kors, 210 euro invece che 350
Poteva mancare la Giulia Torelli, massima esperta di ricerche online e abbinamenti, tra i guest editor di questa newsletter? No, infatti, ecco qui i suoi consigli con una premessa che condivido pienamente: «devo dire che quando mi hai chiesto i miei quattro must ho dovuto pensarci un attimo perché ultimamente compro moltissimo di seconda mano (sia nei negozi che su Vinted) e la mia lista desideri è praticamente ridotta a zero. C’entra anche il fatto che mi sono accorta di mettere forse il 10% di quello che possiedo. Quando guardi l'armadio pieno e hai voglia di mettere solo tute ti rendi conto che forse comprare l'undicesima gonna non ha tanto senso, ma spero finisca tutto con l'arrivo della primavera, dato che questi mesi freddi mi fanno andare in letargo dal punto di vista dello stile» 🧡 Dunque:
Una polo bicolore di Laia Alen, marchio spagnolo di borsine super carino che ora fa anche maglieria. Non avevo mai avuto polo prima ma quest'anno ne ho ricevute ben 4 (le altre tre sono di Lessthelabel, Scaglione e Tsenkoff) e le adoro. Sono super chic con una gonna (molto stile Prada), ma sdrammatizzano anche un pantalone di pelle e ovviamente sono perfette sopra un jeans
Le sneakers Replica di Maison Margiela. Non amo le sneakers e fino ad ora le ho indossate solo per portare fuori il cane (le mie amate New Balance 574 grigie), ma queste le ho sfruttate tanto, specialmente sotto i pantaloni palazzo, per sentirmi meno seriosa. È difficile che il modello classico bianco vada in saldo ma ci potete provare, oppure cercarle di seconda mano. Io le ho prese di mezzo numero in più del mio solito!
Nella mia wishlist ci sono i boxer da uomo di Hommegirls, amo questo brand e ho scoperto la comodità dei boxer per uscire l'anno scorso, quando praticamente tutti i brand li hanno messi sul mercato. Perfetti per il mare, dove voglio indossare solo cose quasi impalpabili
La collana di Simone Rocha con la mia iniziale, è la tipica cosa che desidero ma che alla fine non comprerò perché poi tanto non la metto
Infine non perdetevi la sua di newsletter, ci si iscrive qui. Ed eccoci arrivati alla fine anche questa sera, ci risentiamo sabato con tutto il resto, intanto vi auguro uno shopping saggio e proficuo 💸
Questa newsletter non contiene pubblicità 💫 | Io, su Instagram | Le newsletter precedenti | Copyright © 2020 La moda, il sabato mattina | Graphics @Studio pesca