#23 Di seconda mano
È strano come a volte le cose capitino tutte insieme. Questa settimana ho cominciato a districare le mille informazioni messe da parte nelle settimane delle fashion week, quelle in cui non si parla d'altro se non delle sfilate. Poi vi ho chiesto su Instagram di quali argomenti vi sarebbe piaciuto leggere. Intanto le mie merende con Silvia si sono intensificate e abbiamo deciso di riprendere le dirette, mettendo giù un piano di argomenti da vere secchione quali siamo. Ancora: è uscita una ricerca interessante di BCG e Vestiaire Collective. E un articolo de Il Post. E un post di Will. Tutto (davvero tutto!) andava nella stessa direzione. E quindi oggi parliamo di second-hand.
I dati sul mercato dell'usato
Quelli di BCG dipingono in maniera piuttosto cristallina il quadro del settore moda, in cui il mercato dell'usato si sta facendo spazio con forza. La ricerca dice che entro cinque anni crescerà del 15-20% e i motivi evidenziati dalle risposte degli intervistati sono principalmente tre: la responsabilizzazione verso il tema della sostenibilità, una volontà forte di ridurre gli eccessi di acquisti, l'abitudine a vendere ciò che non si usa per poter acquistare nuovi articoli con il profitto ricavato. Ne ho scritto qui.
L'entrata dei big
Ne parleremo più approfonditamente, ma è incredibile vedere la corsa al second-hand dei big. Gucci x TheRealReal, Zalando PreOwned, Farfetch Second Life, COS Resell, Levi's SecondHand sono solo gli ultimi annunci. Queste iniziative servono sicuramente ai marchi per fare profitto, ma sono anche un buon passo avanti nella lotta contro i falsi, e da noi la situazione è piuttosto grave.
I siti dove vendere (e comprare!)
Vestiaire Collective, consigliato solo per capi firmati e in buone condizioni. La commissione è fissa a 15 euro entro i 150,00 di vendita e poi varia dal 15-20%
Depop, perfetto anche per marchi medi e fast. Bisogna avere molto tempo da dedicargli, funziona bene se fate foto carine e interagite con gli altri utenti. La commissione è del 10%
Vintag, funziona come Depop ma è tutto italiano. La commissione è dell'8% fino a 300,00 euro di vendita, poi quota fissa di 25. C'è anche una versione premium per chi volesse spingere i propri prodotti
Lampoo, altro italiano, nato nel 2019. Però si spediscono i capi e il sito li controlla/prezza/fotografa e mette online in contovendita. Si guadagna dal 40 all'80% a seconda del prezzo dell'articolo. Ci sono due buoni promozionali per chi inizia: 100 euro su una spesa di 400 e 100 euro per chi affida 5 capi accettati
Rebelle offre sia il servizio di vendita più autonomo, sia quello concierge. La commissione è variabile in base al prezzo dell'articolo, e nel secondo caso vi si aggiunge un prezzo fisso di 15 euro. Ci sono spesso flash sale con buoni sconti
I negozi dove vendere (e comprare!)
La maggior parte dei negozi offre lo stesso servizio: si fissa un appuntamento in cui si portano i capi e gli accessori che lì vengono valutati (in generale: no marchi medi, no fast fashion se non collaborazioni, no capi usurati o con difetti). In cambio del ritiro dell'articolo offrono il 50% del valore da spendere nel loro negozio oppure il 33% subito in contanti, con alcune piccole variazioni caso per caso. A Milano i più conosciuti sono Bivio, Ambroeus Milano, Il Girotondo, Mania Vintage (solo per le borse). Se conoscete negozi affidabili che ritirano in altre città e volete segnalarmeli li condivido su Instagram.
Sempre su Instagram, martedì 27 ottobre alle 19 parliamo del mercato second-hand con Silvia. Mandateci le vostre domande qui, così possiamo studiare e rispondervi ❤️
Notizie veloci
Alla fine Man Repeller chiuderà
Moncler ha pubblicato il suo piano per la sostenibilità
Prada ha assunto Malika Savell come Chief Diversity, Equity and Inclusion Officer
Pezzi belli di questa settimana
Signori e signore ossessionati dalla carta, nasce l'International Library for Fashion ResearchNon è un segreto, ma non se ne parla mai abbastanza.
Nella moda ci sono alcune categorie professionali (modelle, fotografi, stylist) il cui successo personale è guidato dalla sorte. Perché? Molta offerta, poca richiesta, tendenza a favorire le conoscenze, regolamentazione pari a zero.
Una modella ha raccontato un pezzettino di questa cosa su British Vogue, citando un libro che non conoscevo "the most beautiful job in the world", di Giulia Mansitieri, che ho appena cominciato e di cui vi farò sapere
La bella storia del marchio Blobb, quello degli anelli che ora sono ovunque
Moda da leggere, vedere e ascoltare
Ieri ha debuttato la linea femminile di Raf Simons, ma ne parliamo settimana prossima insieme agli altri che hanno presentato fuori fashion week (il 26 c'è Celine)
Se anche voi siete delle novelline del k-pop (🎶I came to move move move move🎶) apprezzerete il documentario di Netflix sulle Blackpink ⬇️ La mia prefe è Lisa che tra le altre cose è la testimonial di Celine
Moda da comprare
Collaborazioni bellissime, giacche bellissime: The North Face X MM6 e Y/PROJECT X Canada Goose
Immagino siate entrate anche voi nel loop pantaloni neri perfetti per colpa di Giulia. Io ne avevo salvati un po' (uno*, due e tre), e poi ho trovato il paio giusto da &OtherStories (già compresi nel mio capsule wardrobe)
Su Sample Lover ci sono i cappelli e cerchietti di FlapperMartina ha messo in ordine 5 jeans neri e altrettante idee per abbinarli
Un outfit carino per l'autunno: pullover con colletto di REDValentino*, jeans di Frame*, sciarpa di Acne Studios*, borsa Betty di A.P.C*., cappottone di GANNI*, stivaletti di Aeydē*
Moda da guardare
Matthew Williams ha tirato fuori un po' di cartucce negli ultimi giorni, definendo in maniera piuttosto cristallina la sua visione per Givenchy: Kardashian&Hadid clan (sono sempre quelli che convertono di più, ricordiamocelo), ma pure Laura Dern e Julianne Moore, e le fighissime Barbie Ferrera e Kehlani. C'è anche Caro Daour, qualcuno mi dice se è vero che stanno insieme?!
E comunque il vero testimonial è lui, Matthew, che già lo vedo poco vanitoso (su Purple).
Scuola e lavoro
Giornalisti freelance, obbligatorio ascoltare questo webinar di ACTA sul tema dei contratti
Nella nuova puntata di Giornalisti al Microfono c'è l'intervista a Cecilia Greco che fa delle cose super belle per Repubblica